“Fine della nostra istituzione è la conoscenza delle cause e dei segreti movimenti delle cose per allargare i confini del potere umano verso la realizzazione di ogni possibile obiettivo”
“Disponiamo anche di alcune stanze che chiamiamo camere di salute dove condizioniamo l’aria per renderla salubre e adatta alla cura di varie malattie e alla conservazione della salute. […]”
“Conosciamo anche dei sistemi per far nascere, mediante combinazioni di terreni, varie piante senza semi, per produrre nuove specie di piante diverse dalle comuni e infine per trasformare una pianta in un’altra”.
“Imitiamo il volo degli uccelli e riusciamo entro certi limiti a librarci nell’aria. Abbiamo navi e imbarcazioni per navigare sott’acqua e per resistere alle tempeste marine, e cinture di sicurezza e congegni per reggersi a galla. Possediamo diversi strani orologi, strumenti che si muovono in modo ricorrente, e altri capaci di moto perpetuo. […]”
“Abbiamo infine le “Case per gli inganni dei sensi” ove compiamo ogni specie di giochi di prestigio, di false apparizioni, di illusioni, di imposture con i relativi inganni. Potrai certo capire facilmente come noi, che possediamo tante cose che, pur essendo perfettamente naturali, generano stupore, potremmo in molti casi particolari ingannare i sensi, se volessimo mascherare queste cose e farle apparire miracolose”.
Questi solo alcuni passi dell’opera e non è difficile comprendere il carattere avveniristico di queste affermazioni e quanto di queste oggi sia realtà, dai climatizzatori d’aria, agli OGM, dagli aerei ai sommergibili, per finire alla realtà virtuale, un vero e proprio “inganno dei sensi” per dirla alla Bacone. Possiamo dire che oggi quella Casa di Salomone è divenuta realtà? Probabilmente che la scienza e la tecnica abbiano ormai concretizzato il motto baconiano “sapere è potere” è un dato di fatto, ma quanto questo ha permesso di rendere felice tutto il genere umano? Quanto l’aver voluto dominare la natura ed esserci riusciti non rischia oggi di diventare un pericoloso boomerang per l’umanità? La Nuova Atlantide, così chiamata da Bacone per distinguerla dall’Atlantide di cui aveva parlato Platone, non sta viaggiando inesorabilmente verso la stessa sorte? Sono questi, a mio parere, degli spunti interessanti e attuali che la lettura di un’opera scritta circa 500 anni fa, , e rimasta incompiuta, può offrire al lettore contemporaneo.
Cosimo Lamanna