Francis Bacon, “liberarsi dai pregiudizi”

Sir Francis Bacon, dapprima latinizzato in Franciscus Baco(-onis) e poi italianizzato in Francesco Bacone (Londra, 22 gennaio 1561 – Londra, 9 aprile 1626), è stato un filosofo, politico, giurista e saggista inglese vissuto alla corte inglese, sotto il regno di Elisabetta I Tudor e di Giacomo I Stuart.

Formatosi con studi in legge e giurisprudenza, divenne un sostenitore e strenuo difensore della Rivoluzione scientifica sostenendo il metodo induttivo fondato sull’esperienza.

Nel Novum Organum, opera dedicata alla questione metodologica, è possibile distinguere due parti fandamentali. Da un lato la pars destruens (parte distruttiva) e dall’altra la pars costruens (costruttica, propositiva). La pars destruens si basa sulla teoria degli idola, ovvero delle false credenze che l’uomo deve imparare a riconoscere per poi liberarsene. Solo dopo quest’opera di purificazione dell’intelletto può iniziare la ricerca vera e propria della verità che si basa, come già accennato, sul metodo induttivo che dai particolari risale alla legge generale.

Bacone individua quattro tipologie di idola: tribus, specus, fori, theatri, ma vediamoli nei dettagli.

Gli idola tribus, della tribù appunto, strettamente legati alla natura umana in quanto tale. sono propri della «tribù» umana, cioè degli uomini in quanto tali, e della loro limitatezza che li induce a ritenere che il mondo sia più semplice e ordinato di quello che è, generando teorie superficiali che non vanno a cogliere la complessità dei fenomeni e si fermano alle apparenze.

Idola specus (idoli della spelonca o della caverna): agiscono nei singoli individui (come se ciascuno fosse rinchiuso nella caverna del proprio essere individuale, senza poter guardare il mondo, cfr. Platone) legandosi al loro carattere, alla loro educazione, alla loro sfera emotiva e alle abitudini. Tali pregiudizi conducono ad amplificare taluni aspetti delle cose, ponendoli arbitrariamente al centro dell’interpretazione che se ne dà, ed eliminando arbitrariamente altri aspetti.

Idola fori (idoli della piazza): sono legati al linguaggio e alla vita sociale che sorge dalla comunicazione tra gli uomini (la piazza è il luogo dove gli uomini si incontrano). Essa si serve spesso di parole cui non corrispondono oggetti reali, oppure, nel migliore dei casi, che sono estremamente vaghe e imprecise. Tali pregiudizi sono quelli tipici dei filosofi che discutono utilizzando concetti senza chiaro riferimento e cadendo nelle imprecisioni e nelle fantasticherie della metafisica.

Idola theatri (idoli del teatro): sono anche questi idoli tipicamente filosofici che fanno riferimento alla voglia dei filosofi di raccontare il proprio sistema o la propria teoria, mettendo in scena una serie di concetti dall’apparente coerenza, che in realtà non risultano essere altro che favole o storie senza un vero legame con il mondo che pretenderebbero di spiegare.

Complessivamente gli idoli derivano dal peccato originale. Questo ha offuscato l’originaria capacità della mente umana di riflettere fedelmente la realtà, distorcendo e confondendo la nostra capacità intellettiva. La scienza dovrebbe dunque aiutare a ripristinare la condizione di primitiva saggezza dell’uomo. Essa pertanto assume in Bacon quasi una funzione «salvifica», grazie alla sua capacità di rendere operativo il precetto divino di dominare sul mondo che Dio ha creato e offerto all’uomo