Nietzsche: “Socrate fu un equivoco…..”

nietzscheCon Nietzsche ci troviamo di fronte ad una radicale inversione delle idee filosofiche e dei valori morali tradizionali. Per tal motivo è possibile dare diverse letture del suo pensiero, da quella antipositivista (legata ad una totale demolizione della fiducia nella scienza) a quella irrazionalistica e vitalistica (si oppone al razionalismo hegeliano, ad una filosofia che vuole rendere razionale ciò che è irrazionale, rivendicando l’amore per la vita del greco pre-socratico), ma c’è anche la lettura in chiave antidemocratica del pensiero di N., forse legata a quella sua idea di superuomo completamente diverso a quell’uomo che invece sta alla base della cultura democratica, una cultura che forse il filosofo legge in chiave di “massa”. Indiscutibile è anche l’influsso del pensiero sulle avanguardie artistiche degli anni ’20. Si pensi alle prime avanguardie nate intorno al 1905, Espressionismo, fino al Surrealismo del 1924, passando per il cubismo nato nel 1907 con Picasso e Braque, e al Futurismo, senza dimenticare che il movimento di maggior rottura tra le avanguardie fu rappresentato dal Dadaismo, sorto nel 1916.

Il pensiero di Nietzsche appare come un impetuoso fiume in piena in eterno divenire, così appare dalla lettura delle sue opere, scritte anche sotto forma di aforisma per rompere quei canoni tipici della scrittura filosofica hegeliana. Nella “Nascita della tragedia”, scritta sotto l’influsso delle idee di Schopenhauer, ma anche del musicista Wagner, N. espone il suo pensiero sull’apollineo e sul dionisiaco. Il testo fu duramente attaccato dai contemporanei, seppur difeso dallo stesso Wagner, e spinse N. a scrivere le “Considerazioni inattuali”.

E’ la considerazione della “storia” in questo momento ad attirare l’interesse di N. che parla di “saturazione della storia”, affermando che il “fatto è stupido”, ma cosa significa? Non è contro la storia in quanto tale, ma contro quel tipo di storia che egli definisce MONUMENTALE e ANTIQUARIA. Per storia monumentale N. intende “quella di chi cerca nel passato modelli e maestri”, mentre l’antiquaria è quella di chi “comprende il passato e lo usa come fondamento del presente”………………